11 Novembre 2017

Pubblicato da Dottor Nuvola il

Turno con Spadino.

Sala prelievi:

Stamani molte persone presenti ma si è manifestato un grosso problema alla reception poiché risultava impossibile fare le accettazioni, come di consueto, e non si avevano notizie certe della durata di tale disagio.

Con Spadino abbiamo inizialmente agganciato una signora in odor d’inveimento e quindi ci abbiamo lavorato condividendo il suo disagio. Insomma in seguito ci ha raccontato che, si, era lì per sé ma aveva un figlio che sin da piccolo era stato seguito per problemi di salute e quindi tra una carota un uovo ed il caffè si è sciolta e mi ha confermato la sua condivisione di come la malattia può essere una straordinaria occasione di crescita e di valore, ed ha aspettato poi ancora con la speranza che il disservizio venisse meno. M Questo turno è stato proprio caratterizzato da persone che pareva non vedessero l’ora di raccontare cose di una certa delicatezza e profondità. In seguito anche una signora ottantenne ci ha raccontato di un mancamento che l’ha portata a perdere la memoria per un breve lasso di tempo ma di cui ancora non sono riusciti a trovar la effettiva causa.

Anche al bar una persona mi ha raccontato che di lì a pochi giorni aveva una scadenza importante per sé e la sua famiglia.

In dialisi:

In una stanza non ci hanno fatto entrare poiché c’era un colloquio tra una paziente e lo psicologo. In un’altra stanza c’era la M. che stava riposando e abbiamo potuto, purtroppo solo guardarla dal corridoio. Abbiamo potuto parlare con B. lo abbiamo invitato ad Ospedale aperto ma purtroppo ha la partita della sua squadra del cuore, ci ha comunque chiesto, ricordando gli episodi passati, di quanto si era divertito vedendoci suonare e danzare.
Nel corridoio che portava in psichiatria abbiamo incontrato, con la scusa di una foto con i clauni di una splendida donna vicinissima al parto,  la persona che ha partecipato economicamente al sostegno della pet therapy .Successivamente nella saletta in fondo una mamma ed un figlio che era interessato a poter fare il claun e che ci ha promesso che sarebbero ambedue tornati ad ospedale aperto.

In psichiatria:

Dopo aver incrociato una infermiera del reparto proprio sulle scale e ci ha dato il quadro della situazione siamo entrati in una stanza dove c’era S. che si è raccontata. Una sua compagna di stanza si è scusata perché non era in grado di partecipare poiché non si sentiva bene e senza disturbare siamo andati in terrazza. Siamo stati in compagnia di S. con la quale infine ci siamo salutati con un abbraccio condiviso ben volentieri da S. al momento dell’arrivo del pranzo.
Un buon turno, grazie Spadino.

Caro Spadino se c’è da correggere od aggiungere mi affido a te.

Arancina