Il racconto del dott. Lucio Lupo
Ci siamo. L’auto è piena dei cinque Dottori clown che per un giorno non correranno per andare a far volontariato a Ponte a Niccheri, ma correranno circa 10 km a testa, ogni passo un battito per M’ILLUMINO D’IMMENSO e far vedere ad una città immensa quanto è immenso il nostro cuore….
La strada per Milano è lunghissima e utilizziamo le quasi 3 ore ad approfondire lo spirito del nostro gruppo e fortificarlo soprattutto a fortificare lo stomaco nella nostra pausa AUTOGRILL in special modo per un cignale che viaggiava con noi….
Arrivati a Milano sentiamo subito un senso di soffocamento dovuto a quella piana sulla quale nasce questa città fatta di soli palazzi altissimi da non vedere neanche il sole…non c’è mai per forza e infatti Piffero pareva Totò e Peppino quando sbarcano dal treno con il colbacco e il cappotto in piena estate.
Andiamo subito al MARATHON Village al Palazzo della Regione prima che chiuda per ritirare le sacche, le maglie e farci anche conoscere che non fa male e farci fare foto e, visto ci s’era, ci siamo fatti mettere il nome da dottore sulle maglie…
A questo punto siamo andati verso l’albergo salutando Cignale e Piffero che erano ospiti da amici.
Arrivati all’albergo dopo essersi fermati 60 volte per i semafori rossi, proporzione 10 ogni 50 mt., ci siamo sistemati in camera, bella e confortevole, per poi correre subito a cena, in una buonissima pizzeria napoletana.
Ottimo pasto a base di melanzane, friarielli e salsicce per stare leggeri per la corsa e poi di corsa a letto…
Eccoci alla mattina della gara. Due su tre non hanno riposato bene per l’agitazione della gara, io non ero fra quei due…Colazione copiata dagli atleti maratoneti ospiti dell’albergo, c’ha fatto vento, e poi di corsa all’appuntamento con gli altri del nostro team che ci aspettavano a RHO dove c’era la partenza, al Villaggio Fiera.
Una metrò lentissima e ritardataria ci ha portato nel lontano ritrovo dopo abbiamo dovuto camminare per circa 20′ minuti per arrivare alla partenza del Dottor PAN.
Tantissima gente era pronta per partire per la MARATONA, quasi 2000 partecipanti. la staffetta partiva dopo.
Fanfare, esibizioni, speaker eccitatissimi hanno scandito il VIA per vedere in testa Eritrei e Etiopi darsi battaglia e ci ha sorpreso la voce squillante quando ci ha annunciato che avevano già fatto 6 Km.
Il Dot. PAN si appresta alla partenza agitatissimo e noi pronti ad immortalarlo al suo passaggio. Eccolo e ci saluta.
Via di corsa, anche noi, per rifare il pezzo a piedi per prendere la Metro e andare alla postazione di Cignale per il passaggio di testimone. In tempo siamo arrivati, ci siamo fermati 5 minuti per Piffero che doveva levarsi il pantalone pizzicante, ed ecco PAN, rosso più del suo naso dipinto, che ci racconta che tratto peggio dell’OSMANNORO avesse fatto. Parte Cignale con il bacio al volo di Piffero come riserva per lo scatto finale e intanto via di corsa alla mia postazione vicino la Stazione Centrale. Sono molto agitato, è la prima volta che corro con tutta questa gente in mezzo ad una città, tra l’altro non mia, che si ferma per me, ma penso che soprattutto si ferma per la mia ONLUS e questo mi da il coraggio di arrivare fino in fondo e non mollare.
Ecco Cignale, parto e ammazza quanto ci vuole per arrivare al primo Km. Non s’arriva più. E c’ho da farne altri nove. Però che bella festa, penso, che bella giornata, vedere Milano così è veramente bello. Passo Corso Venezia, vicino a Montenapoleone, Il centro dei VIP, passo accanto alla maestosità del Duomo con la sua Madunnina che domine Milan, e bah, vada chi c’è, Giorgino Armani tutto tiraho, e poi piano piano, molto piano piano vedo il ritrovo degli staffettisti, mentre ho anche il tempo di incontrare un volontario d’ospedale a Torino anziano che mi racconta le sue esperienze e mi accompagna vicino al mio scambio di testimone, gradita presenza la sua finché non mi ha detto che era bianconero…..
Eccola, vedo Gomitolo, finalmente ce l’ho fatta, è andata, sto per arrivare accompagnato e supportato da uno sconosciuto che solo quando raggiungo un minimo di battiti cardiaci riconosco nel Dottor PAN.
Scambio il testimone ma soprattutto un bacio di buona fortuna con Gomitolo e via parte lei e noi per andare all’arrivo ed aspettarla con la macchina fotografica per immortalare questa bellissima gara e giornata.
Arriva da lontano. Cignale le va incontro per metterle il camice nostro e farci vedere da tutti che ci siamo anche noi, detto anche dallo Speaker a gran voce. Ce l’abbiamo fatta in quasi cinque ore….abbiamo anche le medaglie.
Lo speaker chiede a Gomitolo chi fosse e lei le biascica…Dott.ssa Gomitolo…e lui fa finta di capire….
Finiamo la gara con tante foto fatte anche dai fotografi ufficiali della Maratona e cerchiamo di raggiungere l’auto all’albergo per tornare a casa dopo aver salutato Cignale e Piffero che restavano altri giorni a Milano.
Partiamo per il rientro e il russare dei miei compagni di viaggio mi fa da sottofondo alla lunga piana della Padania fino al risveglio all’Autogrill per un panino che ci riempie apparentemente lo stomaco, ma questa volta la stanchezza ci fa dimenticare anche la fame…
In serata siamo finalmente a casa sfiniti.
E’ stata una bellissima esperienza, un bellissimo spirito di gruppo che ha permesso alla nostra ONLUS di farsi valere e far sentire anche tutti i componenti del M’ILLUMINO D’IMMENSO. Abbiamo corso in pantoloncini e maglietta, ma sopra eravamo tutti con il camice….. ma proprio tutti.
Grazie a tutti
Un abbraccio
dott. LUCIO LUPO