17 settembre 2008

Pubblicato da Radic il

Che mattinata amici clauni !!!
Tutto è cominciato davvero male: sveglia che non ha suonato, macchina senza benzina, superstrada intasata (insomma, tutte le cose che ti fanno davvero desiderare di essere ancora a letto a dormire pesantemente).

Per fortuna che le cose piano piano sono migliorate, anche grazie ai meravigliosi consigli del saggio Formaggino .

Una volta arrivati in ospedale siamo andati in Pediatria, dove abbiamo aiutato tre splendide bambine Gilberta, Gelsomina e Gertrude (nomi di fantasia la cui invenzione è stata suggerita da Formaggino) a affrontare le terribili prove allergiche … (in realtà terribili sono solo per me perché loro sono state davvero bravissime).
Andando via dal reparto ci siamo fermati a salutare un bel bambino (di nove mesi) paffutello e dallo sguardo intelligente (un “piccolo ometto” come direbbe Formaggino) che era in ospedale da qualche giorno a causa di un virus e che giustamente iniziava ad avere una gran voglia di tornare a casa.

Dopodiché siamo andati in Dialisi dove abbiamo dialogato un po’ con tutti i pazienti.
Sono rimasta molto colpita da uno di loro, l’unico con il quale non siamo riusciti purtroppo a parlare (anche perché si capiva molto bene che non ne aveva affatto voglia). Parlando con l’infermiera abbiamo scoperto che purtroppo dopo 7 o 8 anni da trapiantato è dovuto tornare in dialisi nuovamente.
Ho pensato come si potesse sentire a dover fronteggiare dopo tanto tempo un male con il quale uno spera di non aver più niente a che fare…deve essere terribile!!!
Questa cosa mi ha bloccato per un attimo e resa sicuramente molto meno loquace per qualche minuto, anche se per fortuna la vicinanza e le battute di Formaggino mi hanno aiutata almeno a sorridere .

Usciti dalla dialisi abbiamo concluso il turno animando un po’ le cose all’uscita dell’ospedale (con Formaggino che faceva finta di essere un cowboy con una musica da film western di sottofondo)!

Insomma… la mattinata (iniziata male) si è rivelata davvero bella e interessante, di quelle che per quanto difficili e faticose ti lasciano qualcosa di grande nel cuore.

Briachella


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