31 Gennaio 2011

Pubblicato da Radic il

Sala prelievi:becco dù hoppie di vecchini simpatici, ma simpatici, ‘un li mollo più, giù a chiacchierare, con uno in particolare, ma tanto. poi una neo-avvocatessa, una mamma di origine albanese, una bambina che non mi dice il suo nome. Accompagno la neo-avvocatessa a farsi prendere il sangue e la distraggo dalla sua pressione bassa. Mai stato così a lungo in sala prelievi. Saluto e mi avvio verso i miei dializzati.

Dialisi:solita chiacchierata di un’ora con Mario(su viaggi, viaggi di nozze, dibattiti politici e ghigliottine dell’Eredità)saluto il vicino che le ultime due volte dormiva + sdraiato del solito, ha la pressione bassa e i crampi a una gamba, parlo un po’ con l’infermiera
racconti di Franco su quando era camionista: vita dura e una volta 2 pattuglie della polizia che lo circondano, mentre dorme nel suo camion, pensando che voglia rapinare quelli che vanno a prendere i soldi del supermercato. Gli occhi tristi del signore tunisino della 3a stanza, che non so come consolare: 2 figli piccoli Ines e Alessandro, la moglie che per fortuna lavora e lui che vorrebbe lavorare per dargli un futuro e invece ‘papà dove vai?’ ‘in ospedale…’ e 10.000 analisi al giorno e mi dice che la vita è uno schifo e io non so che dirgli, parlo un po’ con le infermiere, mi faccio spiegare qualche cosa. Arrivo all’ultima stanza che stanno già staccando, mi sento stanco. Salto la pediatria per questa volta, pesante di storie allegre e meno.

Zuppi


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