Il report del dott. Pasticca

Pubblicato da Dott. Plotter il

Un po’ frastornato ora che sono arrivato a Firenze: la stanchezza del viaggio in macchina e il volo Palermo – Firenze, ma soprattutto con i pensieri che corrono verso i bambini, quelle baracche colme di sfruttamento e vite rubate, l’incontro con una realtà che pochi hanno il privilegio di conoscere e che per noi è stato possibile grazie agli amici “a cuore aperto” del CISS e della Caritas che Pan ci ha fatto incontrare.

Già l’incontro con Pasqua, Valeria, Sergio, Francesco, Vincenzo… valevano l’impegno del viaggio: sono incontri che riempiono il cuore e che aiutano ad andare avanti anche quando tutto sembra inutile o le tue forze e capacità non sufficienti. E’ stato bello ritrovarsi sullo stesso binario dell’impegno nella semplicità, 2 doti alla base degli uomini di buona volontà con cui preferisco condividere i miei sogni e miei sforzi.

I bambini, i ragazzi, sono entrati immediatamente dentro il nostro cuore e non solo quelli a cui più era facile voler bene come Mohamed.  La mia riflessione è di aver toccato con mano le difficoltà, ma anche aver intravisto delle possibilità di intervento, di supporto con attività che possano andare oltre il semplice regalare un momento di attenzione e spensieratezza, ma verso il raggiungimento di una loro crescita, di una loro maggiore consapevolezza e di dotarli di strumenti che gli permettano di vivere, o perlomeno ricercare, una vita diversa, avendo maggiormente cura di sé stessi e degli altri. Non è un lavoro facile, tutt’altro, ma un lavoro che, accanto, o in integrazione con altri, come il teatro, possa offrirgli maggiori strumenti per il loro cammino. 

Le lacrime di Spadino, unite a quelle che sgorgavano dentro, portavano il pensiero a quei sorrisi e all’invito a tornare presto, mentre in me era forte la sensazione di aver fatto ben poco e, comunque, non abbastanza.

Un grande ringraziamento alla Caritas per averci accompagnato a conoscere una realtà “dimenticata” dal mondo. Pan ci aveva già raccontato, ma vedere con i propri occhi è sempre altra cosa e, come è successo nelle altre missioni di Gomel, Saharawi, Gaza…. toccare con mano innesca una grande voglia di conoscenza e testimonianza, per scuotere, per quello che possiamo, questo mondo chiuso in smartphone, parabole, decoder o centri commerciali.

Certo la difficoltà a rientrare nella vita di tutti i giorni è fortissima, così come la voglia di tornare e fare di più.  

Preparo la valigia…

Pasticca

Categorie: Sicilia 2018